Come sarà l’esame di avvocato 2020?
Mi rivolgo a tutti i praticanti avvocato in ansia di conoscere le modalità di svolgimento della sessione 2020 dell’esame di avvocato, i cui scritti sono stati dapprima rinviati da dicembre 2020 ai giorni 13-14-15 aprile 2021.
Come ben sapete, il Comitato Tecnico Scientifico, stante l’aggravarsi della situazione pandemica in atto, ha dato parere negativo allo svolgimento delle prove scritte per l’abilitazione all’esercizio della professione forense, con la conseguenza che le prove sono state soppresse eccezionalmente per la sessione in atto.
Da qualche giorno il Ministro della Giustizia, dott.ssa Marta Cartabia, sta studiando una nuova modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione, definito come un “orale rafforzato”.
La relativa bozza del decreto legge che sta circolando nelle ultime ore- recante “Misure urgenti in materia di svolgimento dell’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19” - prevede una prima prova orale, della durata di un’ora, stabilita per la discussione di un parere a scelta nelle materie di diritto civile, diritto penale o diritto amministrativo. I candidati, infatti, avranno a disposizione 30 minuti per lo studio della traccia e altri 30 minuti per la relativa discussione.
Da quanto emerso nella suddetta bozza, la prova si svolgerà da remoto ma presso la sede della prova d’esame, con la conseguenza che il candidato si troverà nella rispettiva Corte d’Appello con il segretario della seduta, entrambi collegati da remoto con i commissari, i quali saranno riuniti in un’aula diversa.
Nella prima mezz’ora - concessa agli aspiranti avvocati per l’esame della traccia - sarà possibile consultare i codici commentati con la giurisprudenza, nonché le leggi e i decreti; il candidato, inoltre, potrà prendere appunti sul foglio vidimato messo a disposizione.
Un’ulteriore novità risiede nella circostanza che i commissari saranno soltanto tre e avranno a disposizione un massimo di 10 punti di merito, pertanto accederanno alla seconda prova i candidati che realizzeranno un punteggio di almeno 18/30.
A distanza di un mese, per coloro che avranno superato la prima prova, avrà luogo un secondo orale con sei materie a scelta (delle quali è obbligatoria Deontologia e Ordinamento Forense, nonché Diritto Civile o Diritto Penale e, ovviamente, una procedura).
Ma veniamo agli aspetti più importanti, come ci si prepara alla nuova prova? Dal mio punto di vista, ritengo che l’orale rafforzato potrebbe agevolarvi poiché evitate i fatidici 3 giorni di prove scritte della durata di 7 ore. Anche lo studio, dunque, si riduce, nonché il tempo perso a memorizzare le formule per la redazione dell’atto giudiziario (scomparso nelle nuove modalità).
Se avete frequentato un corso di preparazione per la prova scritta, non disperate! Le nozioni e le modalità di approccio al parere acquisite vi torneranno utili anche nello svolgimento della suddetta prova orale.
Valgono sempre i dieci consigli che ho elencato in questo post per la preparazione alla prova orale.
Non vi resta che continuare a studiare, ragionando sui singoli istituti e buona fortuna a tutti!